Commento al Vangelo di domenica 20 maggio

Commento al Vangelo di domenica 20 maggio, domenica di Pentecostecon il commento audio di Don Fabio Rosini:

Atti degli Apostoli 2,1-11. 

Mentre il giorno di Pentecoste stava per finire, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. 
Venne all’improvviso dal cielo un rombo, come di vento che si abbatte gagliardo, e riempì tutta la casa dove si trovavano. 
Apparvero loro lingue come di fuoco che si dividevano e si posarono su ciascuno di loro; 
ed essi furono tutti pieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue come lo Spirito dava loro il potere d’esprimersi. 
Si trovavano allora in Gerusalemme Giudei osservanti di ogni nazione che è sotto il cielo. 
Venuto quel fragore, la folla si radunò e rimase sbigottita perché ciascuno li sentiva parlare la propria lingua. 
Erano stupefatti e fuori di sé per lo stupore dicevano: “Costoro che parlano non sono forse tutti Galilei? 
E com’è che li sentiamo ciascuno parlare la nostra lingua nativa? 
Siamo Parti, Medi, Elamìti e abitanti della Mesopotamia, della Giudea, della Cappadòcia, del Ponto e dell’Asia, 
della Frigia e della Panfilia, dell’Egitto e delle parti della Libia vicino a Cirène, stranieri di Roma, 
Ebrei e prosèliti, Cretesi e Arabi e li udiamo annunziare nelle nostre lingue le grandi opere di Dio”. 

 

Salmi 104(103),1ab.24ac.29bc-30.31.34. 

Benedici il Signore, anima mia:
Signore, mio Dio, quanto sei grande!
Quanto sono grandi, Signore, le tue opere!
La terra è piena delle tue creature. 

Se togli loro il respiro, muoiono 
e ritornano nella loro polvere. 
Mandi il tuo spirito, sono creati, 
e rinnovi la faccia della terra. 

La gloria del Signore sia per sempre; 
gioisca il Signore delle sue opere. 
A lui sia gradito il mio canto; 
la mia gioia è nel Signore. 

Lettera di san Paolo apostolo ai Galati 5,16-25. 

Vi dico dunque: camminate secondo lo Spirito e non sarete portati a soddisfare i desideri della carne; 
la carne infatti ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; queste cose si oppongono a vicenda, sicché voi non fate quello che vorreste. 
Ma se vi lasciate guidare dallo Spirito, non siete più sotto la legge. 
Del resto le opere della carne sono ben note: fornicazione, impurità, libertinaggio, 
idolatria, stregonerie, inimicizie, discordia, gelosia, dissensi, divisioni, fazioni, 
invidie, ubriachezze, orge e cose del genere; circa queste cose vi preavviso, come già ho detto, che chi le compie non erediterà il regno di Dio. 
Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé; 
contro queste cose non c’è legge. 
Ora quelli che sono di Cristo Gesù hanno crocifisso la loro carne con le sue passioni e i suoi desideri. 
Se pertanto viviamo dello Spirito, camminiamo anche secondo lo Spirito. 

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 15,26-27.16,12-15. 

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando verrà il Consolatore che io vi manderò dal Padre, lo Spirito di verità che procede dal Padre, egli mi renderà testimonianza; 
e anche voi mi renderete testimonianza, perché siete stati con me fin dal principio. 
Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. 
Quando però verrà lo Spirito di verità, egli vi guiderà alla verità tutta intera, perché non parlerà da sé, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annunzierà le cose future. 
Egli mi glorificherà, perché prenderà del mio e ve l’annunzierà. 
Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà del mio e ve l’annunzierà».