Commento al Vangelo di domenica 29 luglio

Commento al Vangelo del 29 luglio,  XVII Domenica del Tempo Ordinariocon il commento audio di Don Fabio Rosini:

Secondo libro dei Re 4,42-44. 

Da Baal-Salisa venne un individuo, che offrì primizie all’uomo di Dio, venti pani d’orzo e farro che aveva nella bisaccia. Eliseo disse: “Dallo da mangiare alla gente”. 
Ma colui che serviva disse: “Come posso mettere questo davanti a cento persone?”. Quegli replicò: “Dallo da mangiare alla gente. Poiché così dice il Signore: Ne mangeranno e ne avanzerà anche”. 
Lo pose davanti a quelli, che mangiarono, e ne avanzò, secondo la parola del Signore. 

 

Salmi 145(144),10-11.15-16.17-18. 

Ti lodino, Signore, tutte le tue opere 
e ti benedicano i tuoi fedeli. 
Dicano la gloria del tuo regno 
e parlino della tua potenza.

Gli occhi di tutti sono rivolti a te in attesa 
e tu provvedi loro il cibo a suo tempo. 
Tu apri la tua mano 
e sazi la fame di ogni vivente. 

Giusto è il Signore in tutte le sue vie, 
santo in tutte le sue opere. 
Il Signore è vicino a quanti lo invocano, 
a quanti lo cercano con cuore sincero. 

 

Lettera di san Paolo apostolo agli Efesini 4,1-6. 

Fratelli, vi esorto io, il prigioniero nel Signore, a comportarvi in maniera degna della vocazione che avete ricevuto, 
con ogni umiltà, mansuetudine e pazienza, sopportandovi a vicenda con amore, 
cercando di conservare l’unità dello spirito per mezzo del vincolo della pace. 
Un solo corpo, un solo spirito, come una sola è la speranza alla quale siete stati chiamati, quella della vostra vocazione; 
un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo. 
Un solo Dio Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, agisce per mezzo di tutti ed è presente in tutti. 

 

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 6,1-15. 

In quel tempo, Gesù andò all’altra riva del mare di Galilea, cioè di Tiberìade, 
e una grande folla lo seguiva, vedendo i segni che faceva sugli infermi. 
Gesù salì sulla montagna e là si pose a sedere con i suoi discepoli. 
Era vicina la Pasqua, la festa dei Giudei. 
Alzati quindi gli occhi, Gesù vide che una grande folla veniva da lui e disse a Filippo: «Dove possiamo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?». 
Diceva così per metterlo alla prova; egli infatti sapeva bene quello che stava per fare. 
Gli rispose Filippo: «Duecento denari di pane non sono sufficienti neppure perché ognuno possa riceverne un pezzo». 
Gli disse allora uno dei discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro: 
«C’è qui un ragazzo che ha cinque pani d’orzo e due pesci; ma che cos’è questo per tanta gente?». 
Rispose Gesù: «Fateli sedere». C’era molta erba in quel luogo. Si sedettero dunque ed erano circa cinquemila uomini. 
Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li distribuì a quelli che si erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, finché ne vollero. 
E quando furono saziati, disse ai discepoli: «Raccogliete i pezzi avanzati, perché nulla vada perduto». 
Li raccolsero e riempirono dodici canestri con i pezzi dei cinque pani d’orzo, avanzati a coloro che avevano mangiato. 
Allora la gente, visto il segno che egli aveva compiuto, cominciò a dire: «Questi è davvero il profeta che deve venire nel mondo!». 
Ma Gesù, sapendo che stavano per venire a prenderlo per farlo re, si ritirò di nuovo sulla montagna, tutto solo.